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Sogni, suggestioni e ricordi usano la matita di Eva Montanari per volare

Eva Montanari

Sogni, suggestioni e ricordi usano la matita di Eva Montanari per volare

Il mondo interiore di Eva Montanari è ricco e prezioso, si alimenta tramite suggestioni, sogni, stimoli, immagini oniriche e ricordi che come per magia prendono forma sulla tela o nelle illustrazioni di meravigliosi testi, pubblicati in Italia, negli Stati Uniti, in Giappone, Taiwan, Spagna, Francia, Inghilterra, Germania e San Marino, realizzati da questa giovane artista, rivolti a bambini ed adulti, indirizzati in primis ai sognatori a quanti desiderano farsi cullare dalle parole di una storia scandita a colpi di immagini poetiche.

Eva Montanari nasce a Rimini nel 1976, la terra di Federico Fellini, omaggiato dalla stessa proprio poco tempo fa con “Federico”, una biografia immaginaria, sospesa tra sogno e surreale temi molto cari al protagonista, in cui l’autrice fa incontrare Federico bambino e il suo alter ego Pinocchio, personaggio amato dal Maestro, in una Rimini nebbiosa, popolata dai personaggi felliniani.

Immagini e parole, suggestioni, disegni e storie: questo è il motore che alimenta le opere di Eva, questi soni i terreni che la sua anima esplora sin dalla più tenera età “mia mamma mi ha sempre raccontato storie- spiega l’artista- da sempre ho sentito il desiderio di raccontarne, e di associare alla parola l’immagine. L’una è funzionale all’altra, spesso una storia nasce dopo l’immagine e questa riesce ad alleggerirla.

Tra le storie raccontate da Eva Montanari una ha per protagonista la malattia “Da quando è arrivato Lallo”, è la storia di un lupetto malato che dà un nome e una materialità al suo disturbo, personificandolo in un essere animato che vive all’interno di lui. “La storia – spiega Eva – nasce dal racconto di un amico – alle prese con la difficoltà di dover spiegare la malattia ad una bambina, non da un punto di vista scientifico ma con un approccio poetico. E’ questo il senso che ho voluto dare alla storia che ho scritto e illustrato. Una spiegazione poetica a quanto razionalmente è difficile comprendere e spiegare”.

I libri di Eva sono molto amati sia dai bambini che dagli adulti, in realtà non nascono pensando a un target prestabilito ma con il desiderio da parte dell’autrice di parlare a sé stessa bambina, sono poi gli editori a valutarne target migliore e inserirli in collane per l’infanzia, con il formato tipico per questa fascia d’età. Il filo conduttore delle storie di Eva è una forte componente emozionale, magistralmente interpretata da protagonisti diversi, esseri umani, animali e creature fatate.

Una carrellata di personaggi letterari animano il libro “Indovina chi viene a cena?”, al centro della storia una Signora anziana e cieca che invita ogni sera un ospite diverso , il coniglio di Alice Tom Sawyer, la balena bianca in cerca di asilo e tanti altri, e non potendolo vedere, lo riconosce dal rumore dei suoi passi, le immagini completano quelle che le parole suggeriscono e il senso armonico dell’intera vicenda è regalato da un finale a sorpresa.

Un’artista poliedrica e innamorata di quello che è diventato il suo lavoro ma che nasce come una pulsione del suo animo, l’esigenza e desiderio di dare forma alla sua interiorità, al suo vissuto, sfuggendo da ogni logica di convenienza o commerciale “quando tengo corsi ai miei allievi – spiega Eva Montanari – li incoraggio a sognare a non avere paura di dare una dimensione artistica al loro mondo interiore, può essere giudicato, deriso o frainteso ma è la parte più vera di noi, quella che io ancora oggi ho voglia di raccontare e mostrare a quanti scelgono di leggere i miei libri o vengono alle mie esposizioni”.

Chiara Macina

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