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Una polizza non ti guarirà

Una polizza non ti guarirà

“Una polizza assicurativa copre tutto, tranne quel che accade”. Così scrive Arthur Bloch, il noto autore della “Legge di Murphy” a proposito delle assicurazioni in generale.

Eppure molte assicurazioni sono obbligatorie per legge e quindi si presume che dovrebbero comprendere, nel loro settore, tutto quello che può succedere, ma effettivamente non è sempre così soprattutto quando si ha a che fare con la salute.

Al giorno d’oggi infatti, i sistemi sanitari dei vari paesi offrono coperture diverse anche all’interno della stessa Unione Europea e sempre più spesso è necessario stipulare una assicurazione sanitaria.

Anche solo prenotando un viaggio aereo può infatti capitare di ricevere la proposta di servizi aggiuntivi, quali l’assicurazioni per il viaggio, quella per il rimborso per lo smarrimento bagagli o una polizza medica.

In alcuni casi sono altamente indicate se non quasi obbligatorie, come per chi si reca negli Stati Uniti, dove il sistema, nonostante “l’Obama Care” – la riforma che ha previsto l’estensione anche ai non assicurati del sistema sanitario tramite un’assicurazione pubblica – l’assicurazione sanitaria per i non residenti resta fondamentale.

Anche a San Marino per esempio, ci sono alcuni casi dove l’assicurazione sanitaria è obbligatoria. Si tratta di chi ospita un soggiornante, magari per convivenza, oppure per chi assume una badante o per chi fa assistenza in ospedale. Inoltre è prevista una assicurazione anche per chi rifiuta le vaccinazioni obbligatorie.

Esistono poi una serie di assicurazioni facoltative, che spesso però sono più che consigliate, soprattutto per gli autonomi o i professionisti proprio per ricevere rimborsi e diarie durante i giorni di malattia o infortuni.

Quando si vanno a stipulare polizze malattia o infortunio bisogna sempre essere molto attenti e valutare bene le coperture e i servizi offerti. Diverse associazioni di consumatori si sono occupate nel tempo di analizzare le varie polizze sanitarie e il quadro che emerge, nonostante qualche miglioramento, è che nella maggior parte dei casi risultano un doppione della sanità pubblica e non coprono però alcune spese di routine come i problemi dentali, le visite specialistiche e i check-up preventivi.

In pratica si concentrano su esami e visite per malattia o infortunio e nella quasi totalità dei casi, le spese sono direttamente a carico della compagnia, senza bisogno di anticipare denaro, solo per cure nelle strutture convenzionate.

Inoltre alcune assicurazioni hanno limiti di età oltre i quali non possono essere stipulate (il range varia dai 55 ai 75 anni circa) e solo rari casi prevedono la copertura “a vita intera”, cioè fino alla morte dell’assicurato. Inoltre, diverse compagnie contemplano un aggravamento del rischio, cioè richiedono che venga comunicato il più celermente possibile alla compagnia, qualsiasi fattore che faccia variare il “rischio malattia”, dando quindi alla compagnia stessa la possibilità in tali casi di recedere dal contratto. Infine ci sono le categorie di persone che non sono assicurabili, come tossicodipendenti, malati di Hiv, alcolisti, schizofrenici e, per alcune compagnie, i diabetici.

Dal punto di vista delle coperture, in generale le polizze sanitarie assicurano le spese di ricovero, degenza, cure, fisioterapia e riabilitazione, gli acquisti di medicinali durante il ricovero, gli accertamenti diagnostici legati a una malattia o a un infortunio, successivo alla stipula del contratto. Non sono coperte invece, le cure dentarie (tranne i casi relativi a interventi ai denti derivanti da infortuni e tumori maligni), gli interventi estetici, le cure dietologiche, le correzioni di difetti fisici (come la vista), gli infortuni derivanti da abuso di alcol, stupefacenti, allucinogeni e psicofarmaci.

Bisogna inoltre prestare attenzione quando si compila il questionario sanitario. Il consiglio è di farlo dopo aver parlato con il proprio medico e dichiarando tutta la verità riguardo ultimi accertamenti, malattie diagnosticate e curate, eventuali infortuni e ricoveri: infatti in caso di eventuali dichiarazioni inesatte o reticenze, anche incolpevoli, c’è il rischio che si perda il diritto all’indennizzo, in parte o in toto.

In definitiva è consigliabile fare sempre un’attenta valutazione in caso si voglia stipulare una polizza sanitaria, parlandone anche con il proprio medico e valutandone anche i costi. In alcuni casi potrebbero infatti essere sconsigliate, in altri potrebbero risultare invece uno strumento di fronte a prestazioni urgenti, specializzate e private e per non perdere ingenti somme di denaro a causa di qualche malattia.

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